Il convento della Crocetta, come molti altri conventi fiorentini, ha avuto una storia lunga e travagliata. Fu fondato nel 1511 da Suor Domenica Narducci, detta del Paradiso, dal nome della contrada della periferia fiorentina dove nacque nel 1473. Il padre infatti faceva il contadino presso le terre del convento di S. Maria Brigida al Paradiso che Domenica frequentò dal 1495 al 1497, indossandone l'abito, per poi esserne allontanata a causa delle simpatie savonaroliane.
A fine secolo Suor Domenica si trasferì a Firenze e nel 1505 prese gli abiti da terziaria domenicana, poi, dopo esser stata per alcuni anni sotto la direzione dei domenicani di S. Marco, acquistò nel 1511 un casolare in via Laura dove si trasferì con le figlie spirituali che aveva raccolto intorno a sé fin dai tempi dell'esperienza brigidina. Grazie alla protezione del vescovo di Firenze, Cosimo de' Pazzi, suor Domenica cominciò a edificare sui terreni di via Laura il convento domenicano che fu finito nel 1519 e fu denominato della Crocetta. Scomparsa la fondatrice, nel 1553, il convento continuò la sua attività e fu poi ampliato e ristrutturato nel 1621 per opera dell'architetto Giulio Parigi in occasione dei lavori di costruzione dell'attiguo Palazzo della Crocetta, progettato anch'esso dal celebre architetto come residenza di Maria Maddalena dei Medici e collegato appunto con via Laura da un cavalcavia - tutt'oggi esistente - per permettere alla principessa di frequentar il convento senza scendere in strada per ragioni di rango ma - pare - anche fisiche.
La vita del convento della Crocetta pare anche che si sia svolta a lungo tranquillamente, superando indenne le soppressioni e le conversioni in conservatori volute da Pietro Leopoldo per molti conventi fiorentini nella seconda metà del Settecento. Con l'arrivo di Napoleone anche per la Crocetta la situazione mutò: nel 1808 fu soppresso e passato al Demanio dello Stato che lo affittò per nove anni all'amministrazione dei Diritti Riuniti. Parrebbe che il convento fosse stato poi ripristinato nel 1816 in seguito al ritorno a Firenze, dopo la Restaurazione, di Ferdinando III il quale dovette impegnarsi in una difficile opera di mediazione con la Santa Sede che avrebbe voluto la restituzione delle confische napoleoniche.
Di fatto però l'edificio di via Laura passò sotto il controllo del Governo italiano nel 1861, in virtù della legge post-unitaria che accordava al governo la facoltà di occupare per ragioni di pubblico servizio le case delle corporazioni religiose. Fin dalla dominazione napoleonica infatti l'esigenza di edifici in città per installarci servizi di pubblica utilità si fece man mano più pressante diventando esplosiva con lo spostamento della capitale del Regno a Firenze.
Dopo l'approvazione della legge del 1866 relativa alla soppressione degli ordini e delle corporazioni religiose anche il convento della Crocetta fu soppresso e adibito a sede della Corte dei Conti. Circa dieci anni dopo, i locali della Crocetta furono concessi invece dal Demanio all'Istituto di Scienze Sociali "Cesare Alfieri", avviato da Carlo Alfieri di Sostegno nel 1875, sede che l'Istituto (trasformato in Università libera nell'aprile del 1925) occuperà a lungo, con una sola breve interruzione negli anni della Grande Guerra in cui nell'edificio fu allestito un ospedale militare.
La struttura ospitò poi per pochi anni, insieme a Scienze politiche, la Facoltà di Economia e Commercio mentre a partire dal secondo dopoguerra in via Laura trovò spazio invece Giurisprudenza. L'ex convento fu poi sottoposto a nuovi lavori strutturali fra il 1949 il 1956 su progetto dell'architetto Nello Baroni proprio per meglio ospitare la Facoltà di Scienze Politiche e quella di Giurisprudenza, le cui frequenze erano nel tempo cresciute, le quali sono rimaste in via Laura fino al recente trasferimento al Polo di Scienze Sociali di Novoli. La struttura, fra il 2008 e il 2009, è stata nuovamente ripensata e interamente ristrutturata per diventare la nuova sede della Facoltà di Scienze della Formazione.
Ultimo aggiornamento
02.12.2020